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News-2018

Convegno “Prospettive della mutualità”

È necessario creare una rete sempre più capillare, su tutto il territorio piemontese, di interventi, collaborazioni e occasioni di confronto tra gli enti incaricati della gestione dei bisogni – Regione, Province, Città metropolitana, Comuni, Asl ed enti gestori della funzione socioassistenziale – e promuovere una reale integrazione tra le politiche sanitarie, sociali, della casa e del lavoro. È quanto emerge dalla ricerca Prospettive della mutualità e analisi dei fabbisogni socio-sanitari in alcune aree della Città metropolitana di Torino e del Cuneese (Saviglianese, Saluzzese e Fossanese), presentata venerdì 14 ottobre nell’Aula consiliare di Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale del Piemonte. Realizzata dal laboratorio “Percorsi di secondo welfare” del Centro di ricerca e documentazione Luigi Einaudi e commissionata dalla Società Mutua Pinerolese, la ricerca si è posta l’obiettivo di rilevare e analizzare i fabbisogni sociosanitari dei residenti di alcuni territori di riferimento per la Società Mutua Pinerolese: Città di Torino (Asl To1 e To2), area metropolitana centro e sud, Pinerolese, Valli Susa e Sangone (Asl To3), Chierese, Carmagnolese, Moncalieri e Nichelino (Asl To5) e di alcune zone della Provincia di Cuneo. Con l’assessore regionale alle Politiche sociali Augusto Ferrari sono intervenuti – moderati dal direttore de L’Eco del Chisone Pier Giovanni Trossero – il presidente della Società Mutua Pinerolese Federico Ferro, per il laboratorio “Percorsi di secondo welfare” Federico Razetti e il presidente della Federazione italiana della mutualità integrativa volontaria (Fimiv) Placido Putzolu. Nonostante le differenze rilevate sui territori, la situazione mostra un quadro comune in cui l’invecchiamento assoluto e relativo della popolazione non cessa di arretrare, il tasso di natalità è in decrescita e il numero di stranieri residenti presenta un trend in crescita. A fronte dei bisogni sociosanitari emergenti – rileva la ricerca – il 100% degli enti gestori intervistati ritiene che i servizi attualmente presenti sui territori soddisfino solo in parte le necessità della popolazione e il 75% dei soggetti del Terzo settore afferma invece che i servizi attualmente a disposizione non soddisfino le necessità della popolazione. Nell’intento di dare una risposta ai bisogni e alle criticità – si sottolinea – gli enti pubblici preposti stanno cercando di agire in rete per costruire un sistema di governo delle politiche sociali e sanitarie più razionale ed efficiente che favorisca una reale integrazione sociosanitaria, un’inclusione sociale e un contrasto alle diverse forme di povertà attraverso il processo di riorganizzazione de sistema sanitario regionale, il Piano sociale metropolitano della Città metropolitana di Torino e il Patto per il sociale 2015-2017, che ha visto la firma di un protocollo d’intesa tra Regione e Fimiv, in associazione con Società Mutua Pinerolese e Solidea, volto a promuovere e diffondere tra i cittadini piemontesi la possibilità di usufruire di prestazioni mutualistiche e lo sviluppo del welfare partecipato e comunitario.   REPORT DEL CONVEGNO

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Firma del protocollo d’intesa con la Regione Piemonte

L’assessore alle Politiche sociali, alla Famiglia e alla Casa, Augusto Ferrari, in rappresentanza della Regione Piemonte, e la Federazione italiana della Mutualità Integrativa Volontaria, in associazione con la Società Mutua Pinerolese di Pinerolo e con la Società di Mutuo Soccorso del sociale Solidea di Torino, hanno sottoscritto questa mattina un protocollo d’intesa per lo sviluppo del mutualismo e di un welfare partecipato e comunitario. “Questo protocollo – ha affermato Ferrari – si inserisce nel quadro di quanto previsto dal Patto per il sociale della Regione Piemonte, con il quale la Giunta regionale ha voluto attivare un processo di coinvolgimento di una pluralità di attori territoriali per costruire un rapporto di fiducia e cooperazione e intende promuovere e diffondere presso gli Enti gestori delle funzioni socioassistenziali e le Asl la conoscenza del mutualismo soprattutto quale integrazione dell’assistenza domiciliare per quei cittadini che si trovano in situazioni di fragilità sanitaria e non sono completamente in carico a tali enti”. “Il protocollo – ha precisato l’assessore Ferrari – si pone gli obiettivi di promuovere e diffondere presso i cittadini del Piemonte la possibilità di usufruire di prestazioni mutualistiche modulate sugli effettivi bisogni, di favorire l’intervento delle mutue sanitarie, attraverso sperimentazioni operative nell’integrazione all’assistenza domiciliare nelle situazioni in cui è per lo più presente una rete parentale o una condizione economica sufficiente che possa rendere possibile un rapporto con la mutua, nonché di mettere a disposizione uno strumento che garantisca a tutti i cittadini l’accesso a servizi sociosanitari a costi contenuti, tramite le mutue in modo da poter intervenire in tempi brevi in situazioni socio-sanitarie impreviste”. L’assessore ha poi concluso rilevando che “per favorire le azioni previste dal protocollo la Direzione regionale Coesione sociale, in raccordo con la Direzione Sanità, eserciterà un ruolo di regia nel perseguimento degli obiettivi del progetto anche attraverso un’azione di coordinamento trasversale con gli Enti gestori e con le Asl, promuoverà la realizzazione di sperimentazioni gestionali attraverso convenzioni tra gli Enti gestori o le Asl e le mutue sanitarie, favorirà la promozione degli accordi mutualistici e delle relative prestazioni assistenziali in essi concordate”. FIRMA DEL PROTOCOLLO DI INTESA

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Accordo tra la Società Mutua Pinerolese e la mutua francese Adrea Mutuelle

A fine febbraio la Società Mutua Pinerolese ha siglato un accordo di collaborazione con la mutua francese Adrea Mutuelle. L’incontro che si è svolto presso il Comune di Pinerolo è stato anche un momento di confronto tra le rispettive Federazioni. Forte è emersa la necessità che il Parlamento Europeo approvi questo statuto permettendo alle mutue di lavorare e di consentire maggiori tutele ai cittadini dell’Unione Europea siano essi lavoratori, studenti o turisti. La collaborazione tra le due mutue nasce dai rapporti d’interscambio dei Comitati di Gemellaggio di Pinerolo e di Gap. Nella lettera di collaborazione viene esplicitata la necessità di confrontarsi a partire dalle leggi sulla mutualità e l’organizzazione dei rispettivi sistemi sanitari, differenza che pesa molto in termini di soci: in Italia le mutue proteggono 1,5 milioni di persone contro i 38 milioni in Francia. Nonostante le differenze SMP e Adrea hanno un forte punto comune l’attenzione e la presenza sul territorio e questo è il punto di partenza per sviluppare modelli e progetti in comune. L’obiettivo è lavorare insieme e crescere insieme per sollecitare la promulgazione dello statuto europeo e arrivare a quel momento preparati con assistenze condivise, con una piattaforma operativa pronta. Adrea Mutuelle ha già siglato un accordo con una mutua svizzera per tutelare i suoi transfrontalieri, si sta confrontando con una mutua portoghese e sta sondando il terreno con la Germania.   E’ bello vedere la crescita e la partecipazione di più soggetti nel rilancio della mutualità, perché le mutue giocano un ruolo fondamentale nell’economia sociale e solidale ed hanno un ruolo fondamentale nella protezione sociale soprattutto ora in un contesto in cui lo Stato Sociale non è più in grado di garantire certi standard. La condivisione da parte di varie mutue europee di modelli comuni ricorda quanto fatto in passato in termini di reciprocanza, termine caro al movimento mutualistico che ha permesso di creare un vero e proprio sistema di aiuto tra mutue.

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